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Carmine Ciccarini (Chieti, 1956) presenta in questo volume la sua più recente produzione. Nelle sue tele Ciccarini descrive la megalopoli, indagandone il cuore pulsante e comprendendone la sostanziale fragilità. Nella città rappresenta l'uomo, che di essa è parte vitale, trasportando lo spettatore in scenari dal taglio cinematografico: come turista affascinato, ma al contempo cittadino guardingo. L'uso personale dei colori, le stesure decise e, talvolta, gli addensamenti grumosi rendono il suo stile difficilmente identificabile in una corrente artistica ben definita.