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Siamo tutti uguali nel fotografare o esiste uno sguardo femminile? Ha senso la questione di genere rispetto a un medium impersonale e neutro come la fotografia? Le opere di Julia Margaret Cameron, Florence Henri e Francesca Woodman sembrano fornire una risposta: i loro ritratti, con tecniche e approcci formali diversi, rivelano una sensibilità comune che permette un percorso nella rappresentazione moderna del femminile. Nei loro scatti tutte le donne si offrono con la propria presenza e domandano un reale confronto. Solo così la fotografia è lo spazio di una verifica identitaria, il luogo dove sfuggire alla oggettivazione e costruire una dimensione in cui lo sguardo e il corpo si sovrappongono in un'unica visione, e i riferimenti linguistici sono al servizio di una ricerca nuova.