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Il teatro d'opera, per la sua intrinseca multimedialità (testo, musica, scenografia, balletto, rappresentazione), ben si presta ad analisi di tipo "trasversale" e, ancor più di altri testi letterari, anche a letture in chiave giuridica. Per esempio, le vicende che ci consegnano i grandi capolavori del teatro musicale europeo sono, assai di frequente, connotate da accadimenti che rilevano sul piano del diritto penale: omicidi, rapimenti, estorsioni, sequestri di persona, stragi, e altri tipi di reati costellano le storie del teatro d'opera sin dalle sue origini. Nelle vicende narrate dai testi del teatro musicale, nei capolavori di Verdi, Donizetti, Bellini, Wagner, e di molti altri vengono, però, affrontate anche questioni che toccano la sfera, meno evidente, del diritto privato: si parla spesso di contratti, donazioni, testamenti, promesse di matrimonio, rapporti di famiglia, titoli di credito, questioni patrimoniali in genere. Così, ne L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti, Nemorino - innamorato della bella ma indifferente Adina - è vittima di una vera e propria truffa contrattuale perpetrata da Dulcamara, attorno alla quale ruota gran parte della vicenda. Ne La sonnambula di Vincenzo Bellini (da cui è tratto il titolo del volume), Elvino strappa ad Amina l'anello di fidanzamento appena donato, credendola infedele: revoca, così, una donazione fatta in vista del matrimonio, e forse infrange una regola giuridica. Ne L'oro del Reno di Richard Wagner, si assiste a un clamoroso caso di inadempimento contrattuale e, per tale via, si legge con evidenza l'affermarsi, in pieno Ottocento, di una nuova sensibilità per l'economia di mercato e per il valore sempre più centrale del contratto nelle relazioni sociali. Ne Le nozze di Figaro di Mozart, si parla di una strana promessa di matrimonio, azionabile in caso di mancato pagamento di un debito. Nelle storie delle grandi opere musicali sfilano, sotto gli occhi del pubblico, questioni che spetta anche al diritto affrontare, con gli strumenti, in particolare, del diritto privato. Quelle questioni sono esaminate alla luce, innanzitutto, della legislazione applicabile nel luogo della prima rappresentazione dell'opera, che si raffronta con quella riferibile alle fonti del libretto, e all'odierna disciplina. Per L'oro del Reno di Richard Wagner e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, l'analisi mette in luce i modelli culturali di riferimento, riflessi nella narrazione. Oltre ai delicati aspetti giuridici della trama, l'autore intrattiene il lettore circa i precedenti letterari, le origini dei libretti, i riferimenti culturali e musicali di ogni opera selezionata, in un raffinato caleidoscopio di rinvii e citazioni culturali.