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Cinquantadue palazzi, decine di artisti e botteghe coinvolte. Dietro facciate silenti e austere, Bergamo cela tesori straordinari, memoria di una storia che vive del rapporto con Venezia e la sua arte: decori a fresco e a tempera, stucchi di eccelsa fattura, una qualità e piacevolezza dell'abitare esito dell'abitudine e quotidianità con la Serenissima Repubblica. Il volume rappresenta il primo tentativo di dare veste organica a un patrimonio ancora oggi pressoché sconosciuto, salvo alcune preminenze, presentando una parte significativa dei decori profani dei palazzi bergamaschi negli anni che dal Barocco giungono al Neoclassicismo e agli ultimi bagliori dell'età romantica. Un lavoro compiuto in ambito universitario da giovani studiosi che, seguito dai due tomi dedicati ai decori tre-cinquecenteschi e, infine, novecenteschi, vuole offrire uno spunto di riflessione sulla ricchezza e complessità del patrimonio italiano generosamente conservato, tutelato e tramandato dalle sue famiglie