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Il volume è dedicato a Giuseppe Carta (Banari, Sassari, 1950), uno degli artisti più apprezzati sulla scena italiana e internazionale di questi anni. Presente alla Biennale di Venezia nel 2009 e 2011, e chiamato a collaborare con l'Andrea Bocelli Humanitarian Award (settembre 2014), l'artista ripercorre in questo volume le tappe della sua carriera, attraverso l'approfondimento dei temi che utilizza nella sua ricerca: gli intimi legami che esistono tra suono, luce, musica e colore. Protagonisti delle sue opere sono elementi di uso comune dal sapore antico, quali bicchieri e calici, cesti, mele, agrumi, grandi zucche o ancora libri, antiche tovaglie poggiate su vecchi cassettoni, pervasi da una vera e propria "luce musicale". I soggetti di Giuseppe Carta sono estremamente reali, ma nel suo caso non si parla di iperrealismo: i pensieri che suscitano le opere di Carta si riferiscono ad un simbolismo cognitivo, a una dimensione metafisica, che va oltre la mera rappresentazione dell'oggetto.