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Metalli leggeri come nubi. Presenze silenziose come assenze. Strutture immobili dinamiche come folate di vento. Pieni che raccontano il vuoto. Creature artificiali che interpretano elementi naturali. Il segreto delle opere di Claudio Borghi - secondo le parole di Simona Bartolena - consiste in questo complesso gioco di contraddizioni, di inaspettati contrasti, di ossimori: un raffinato rincorrersi di sensazioni opposte, che si susseguono con ritmo serrato, che suggeriscono percorsi di pensiero e di percezione. Sono opere fortemente sinestetiche, che catturano i sensi e arrivano alla mente. Il volume è completato da un'antologia critica e apparati biobibliografici.