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Una delle sfide più appassionanti affrontate negli ultimi anni dal Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona ha avuto come oggetto di riflessione l'analisi del patrimonio museale dalla parte dell'architettura, che, da contenitore, solo di rado viene considerata contenuto; parallelamente, tale riflessione si è spinta a riconoscere nelle altre discipline artistiche (pittura, scultura, arti decorative) un percorso rilevante sia per la storia dell'architettura, sia per quella di altri ambiti di creazione artistica, in un viaggio dai molteplici significati. Sulla scia di queste suggestioni, il volume propone un'indagine su come e con quali occhi pittori, scultori, orafi, ricamatori e scenografi portoghesi abbiano guardato al vocabolario architettonico per trovare un ordine e una gerarchia tra le cose, per trasmettere valori simbolici e sociali, per dare corpo a sogni e illusioni e inventare spazi di pura immaginazione.
