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Questo volume, insieme a quello distintamente dedicato alla formazione delle raccolte, costituisce il più aggiornato strumento conoscitivo della Pinacoteca civica di Fermo. Comprende le schede di catalogazione scientifica dei dipinti, degli arazzi e delle sculture, introdotte da saggi sul palazzo dei Priori, sede del museo, sulla storia dell'arte a Fermo e su aspetti di carattere iconografico. Ne emerge il racconto della città e del suo territorio: dai frammenti di stemmi, dalle sculture e dai dipinti che documentano la storia istituzionale e i rapporti con la Chiesa, alle tavole di Francescuccio Ghissi e Andrea da Bologna, testimoni raffinati del Trecento, ai polittici di Jacobello del Fiore e del maestro di Elsino, che documentano i contatti tra Fermo e le coste adriatiche di Venezia e della Dalmazia nel Quattrocento, fino alle opere di Vittore Crivelli, di Vincenzo Pagani e di altri pittori del Rinascimento marchigiano e alla grande stagione del Seicento, con i capolavori giunti da Roma di Rubens, Lanfranco, Pomarancio o prodotti da artisti emigrati a Fermo, come Benigno Vangelini o Andrea Boscoli, in dialogo con i maestri locali. Ma notevole è anche la produzione del XVIII e XIX secolo, nella quale intervengono personalità cospicue ingiustamente trascurate finora e alla quale si lega un'importante attività collezionistica, per prima quella di Giovanni Battista Carducci, la cui raccolta è in parte confluita nella Pinacoteca. Il volume è frutto delle ricerche condotte da docenti e allievi.