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Tra il XIX e il XX secolo i primi successi della classe borghese, il nuovo modo di viaggiare e, non da ultimo, lo sviluppo di nuove vie commerciali aprirono le strade del Lario a un nuovo turismo, più popolare (anche se, ovviamente, non di massa), basato sul fascino della villeggiatura e del tempo libero e su occasioni di socialità e di salutare esercizio fisico. Queste nuove esigenze portarono a un'importante riqualificazione del territorio e degli operatori che si trovarono a dover indirizzare un flusso di persone, sempre più numeroso, moderno e spesso cosmopolita, attraverso nuove forme di comunicazione, come il manifesto, che fin dai primi decenni del XX secolo dimostrò una sorprendente capacità persuasiva. Il mezzo litografico apparve subito ideale per assecondare le nuove esigenze e per riprodurre con agio il bozzetto dell'illustratore; anche l'utilizzo del medesimo bozzetto per una serie di prodotti coordinati al manifesto, dal dépliant alla cartolina, diede risultati importanti e riuscì a creare per il Centro Lario un fenomeno identitario molto forte.