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La raccolta Trevisan, oggi in deposito a lungo termine presso il Mart, è tra le più significative collezioni private italiane di fotografia: è composta da circa duecentocinquanta opere, duecento delle quali sono presentate in questo volume. La sua singolarità risiede nella sua ampiezza cronologica: dal rarissimo dagherrotipo di Ferdinando Brosy si giunge alle più recenti prove di autori come Silvia Camporesi o Vanessa Beecroft, passando dalle vedute di Parigi di Eugène Atget, alla fotografia soggettiva di Otto Steinert, all'America degli anni quaranta di Walker Evans. Il volume si caratterizza così per una notevole ricchezza tematica, che si articola nei temi delle vedute urbane, del paesaggio naturale, del ritratto e del corpo. Il catalogo fotografico è introdotto dai testi critici di Walter Guadagnini e di Veronica Caciolli, e da un'intervista a Mario Trevisan raccolta dal giornalista Francesco Zanot, nella quale viene rievocata la genesi della raccolta.