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Dopo vent'anni dall'ultima pubblicazione sull'argomento, questo catalogo riporta l'attenzione sulla scultura in terracotta in terra emiliana del Sette e Ottocento, accompagnando la mostra da cui prende titolo e immagine con dovizia di approfondimenti, nuove attribuzioni e un apparato fotografico importante. Catalogo e mostra hanno un duplice scopo: riscoprire e valorizzare la figura di Cesare Tiazzi, scultore centese di talento, attivo nella seconda metà del Settecento, e approfondire la conoscenza del vasto e mai abbastanza indagato universo della scultura in terracotta tra Cento e Bologna. L'attività di Cesare Tiazzi si svolse prevalentemente a Cento, ma le sue opere e la sua formazione artistica risentirono del linguaggio elaborato dagli scultori bolognesi, maestri nella lavorazione della terracotta, materiale che Tiazzi predilesse e seppe modellare con sapiente espressività. Ecco perché, accanto alle opere di Tiazzi, il catalogo presenta sculture in terracotta, provenienti da chiese, musei e collezioni private, molte delle quali inedite, dei maggiori scultori bolognesi tra Sette e Ottocento. Dai maestri di riferimento di Tiazzi, come Giuseppe Maria Mazza, Angelo Gabriello Piò e Andrea Ferreri, ai suoi contemporanei come Filippo Scandellari, Ubaldo Gandolfi, Clarice Vasini, Giacomo De Maria, Giovanni Putti e altri, è stato possibile ricreare quel panorama artistico della scultura in terracotta a Bologna, che sicuramente influì sull'artista e sulla sua opera.