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Il cuore religioso e amministrativo dell'antico Ospedale Maggiore di Milano, la Ca' Granda, era costituito dalla chiesa parrocchiale dell'Annunciata e da una sequenza di saloni e di ambienti destinati a ospitare le riunioni del "Capitolo" che governava il nosocomio e le attività connesse. Il ruolo della nuova fabbrica è attestato dal coinvolgimento di Francesco Maria Richini e di artisti come il Guercino, il Volpino e Lasagna. Quello che era il centro decisionale e di rappresentanza di una delle più importanti istituzioni dell'antico Ducato, nel corso del Novecento si è trovato progressivamente relegato in una posizione marginale: il trasferimento delle funzioni assistenziali sostituite dall'insediamento dell'università, i danni inferri dalla guerra mondiale, una ricostruzione dimentica del passato e la trascuratezza degli anni seguenti hanno segnato profondamente i luoghi stessi, le strutture, il loro ricco apparato ornamentale e l'inestimabile contenuto. Il volume ripercorre la storia di questa porzione dell'Ospedale Maggiore, sino a oggi trascurata dalla letteratura, ne descrive i caratteri e le condizioni odierne, riassumendo al contempo gli esiti, e i quesiti rimasti aperti. Ciò nell'intenzione di restituire alla collettività la memoria di questi ambienti, e al fine di offrire un quadro circostanziato, e perciò consapevole, quale base ineludibile per le riflessioni sul loro possibile futuro.