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Il "risorgimento" meridionale è un lungo percorso di idee, di lotte rivoluzionarie, di scritture appassionate e profonde, di sacrifici infiniti di persone e di infinite speranze che congiunge, in una straordinaria simmetria storica, l'esperienza politica e l'ansia di libertà dei patrioti del 1799 e la definitiva liberazione di Napoli del 1860: libertà e liberazione ispirate da un fortissimo desiderio di giustizia, dal sogno, proprio dell'Illuminismo meridionale, di un governo guidato dalla ragione e dai principi dell'eguaglianza. Questo ricco e documentato volume mira a illustrare l'epopea del Risorgimento "da Sud", ovvero dal punto di vista delle terre del Mezzogiorno. La prima sezione, storica, ricostruisce il contesto dell'Italia meridionale a partire dalla fine del Settecento, ripercorrendo le azioni che portarono alla fine del Regno dei Borboni di Napoli e all'Unità d'Italia, dall'insurrezione del 1799 ai moti carbonari del 1820 e 1831, dalle barricate del '48 all'impresa dei garibaldini. La seconda sezione è quindi dedicata ai luoghi della memoria risorgimentale, con una particolare attenzione alla città di Napoli e alla Sicilia. Seguono due ampi capitoli che testimoniano la presenza e l'adesione agli ideali risorgimentali in campo letterario e artistico. L'analisi si estende infine agli anni immediatamente successivi all'Unità nazionale, attraverso le ultime due sezioni, dedicate rispettivamente al Palazzo Reale di Napoli e all'opera dei prefetti.