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Questo volume fotografico presenta in 100 immagini un itinerario nello spazio, nel tempo e nella memoria del nostro Paese dagli anni '50 a oggi, con uno speciale omaggio alla terra e alle genti d'Abruzzo. Le fotografie, fissate dall'obbiettivo di Pepi Merisio (Caravaggio, 1931), mostrano una nazione che da civiltà contadina e artigiana, strettamente legata alla dimensione rurale, si dirige verso la modernità, trasformandosi in modo profondo. Le immagini raccontano, senza nostalgici rimpianti né idealismi, storie e tradizioni, paesaggi e atmosfere, in cui emerge, quale vero protagonista, il popolo degli umili. In questo viaggio italiano, che cade nel 150° dell'Unità nazionale, cinquanta immagini sono dedicate all'Abruzzo, terra amatissima dal fotografo lombardo per via della genuinità del territorio e dei suoi abitanti. Merisio fotografa con un bruciante bianco e nero o con sofisticato uso del colore i paesaggi abruzzesi. Dai grandi profili del Gran Sasso e della Maiella, agli altipiani e ai calanchi, dalla piana del Fucino ai trabocchi sulla costa. le città, colme di bellezza e di vita, e le genti del luogo. Il volume, introdotto da Mario Di Nisio, accoglie i testi di Giovanni Gazzaneo e Franco Rositi ed è completato da una biografia.