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Ispirato alla matematica e alla biologia, il lavoro di Michelangelo Penso (Venezia, 1965) si inserisce in quel fortunato filone di ricerche che ha visto numerosi artisti esplorare l'affascinante mondo della scienza. In questa tradizione, il suo lavoro presenta una nota distintiva: attraverso l'indagine scientifica Penso realizza nuove forme indipendenti, costituite da materiali industriali e prive di valenza estetica, create per segnare lo spazio e per dialogare, in qualità di sculture, con l'ambiente circostante. Il catalogo accoglie i testi di Leo Lecci, Marc Lenott, Marco Tagliafierro e Adrian Pasternak, ed è completato da apparati biografici.