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La Deposizione dalla croce del duomo di Perugia, capolavoro giovanile di Federico Barocci (1569), di proprietà del Nobile Collegio della Mercanzia, è in assoluto tra le opere più importanti del manierismo europeo, eccezionale per modernità di invenzione e livello qualitativo. Grazie a un attento restauro, l'opera è stata pienamente recuperata nella sua strabiliante "vertigine cromatica". Prima di essere definitivamente ricollocata nella cappella di San Bernardino in cattedrale, la pala viene esposta a Palazzo Baldeschi al Corso, in una mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Sei opere, sempre di Barocci, affiancano la Deposizione: di queste, tre provengono dalla Galleria degli Uffizi, due da collezioni private, una dalla basilica di Santa Maria degli Angeli. Tali opere dialogano con una quindicina di dipinti eseguiti da artisti operanti in Umbria nello stesso periodo. Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni, mette a fuoco da un lato il ruolo polarizzante svolto da Barocci nei confronti di una vasta schiera di pittori locali, dall'altro la varietà delle forme d'arte che si affermarono parallelamente nella regione. Uno spazio particolarmente ampio è riservato alla miniatura perugina della fine del Cinquecento e del primo Seicento, vasta e interessantissima produzione in larga misura influenzata dallo stile di Barocci.