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La pratica del disegno seguita durante gli studi accademici fra Napoli e Roma diventa per Giuseppe Gabbiani, Vincenzo De Stefano e Raffaele Girondi, contemporanei e conterranei di Giuseppe De Nittis, una scelta espressiva assimilabile alla scrittura. Le matite, gli inchiostri, il pastello, la sanguigna, usati sulla carta, danno il senso di una scrittura artistica agile e istantanea, chiaroscurale e insistente, ricercata ed elegante. Il volume presenta le opere dei tre artisti, insieme alla ricca collezione di disegni messa insieme dallo stesso Gabbiani, dalle quali riaffiorano i tratti dei diversi orientamenti stilistici che concludono le sperimentazioni vissute tra l'ultimo quarto dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento. Il catalogo documenta dunque questo prezioso corpus di disegni conservato presso il Museo Civico di Barletta introdotto da testi critici che fanno luce sulla produzione artistica di pittori pugliesi finora poco studiati, e sugli interessanti fenomeni che hanno portato alla nascita della collezione.