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Il volume presenta l'opera di Pieter de Witte, noto in Italia come Pietro Candido (Bruges, 1548 - Monaco di Baviera, 1628): artista fiammingo, "allevato in Fiorenza", famoso ai suoi tempi e sino a oggi inspiegabilmente trascurato dalla critica, attivo tra Firenze, Volterra e Monaco, città dove conquistò una posizione di primato fra gli artisti al servizio dei duchi di Baviera. Emerge la figura di un artista di eccezionale livello e di grande modernità, instancabile disegnatore, pittore versatile dallo stile personalissimo, fondato su una tavolozza incandescente e su un uso della tecnica a olio davvero innovativo per stesure e impasti di colore. Nelle tre sezioni in cui si articola il catalogo si scoprono opere del periodo fiorentino, volteranno e tedesco del Candido e di artisti a lui coevi, con disegni, sculture e arazzi che danno conto della poliedricità del nostro e delle botteghe artistiche fiorentine e bavaresi tra il Cinquecento e il Seicento. Oltre ad aspetti poco noti dell'arte a Volterra alla fine del Cinquecento si riscopre anche il ruolo che l'artista ha svolto nell'arte europea a cavallo tra XVI e XVII secolo: gli esiti maturi della "maniera" toscana si trapiantarono grazie a lui nella fastosa corte dei Wittelsbach a Monaco di Baviera e nella corte mantovana dei Gonzaga.