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L'espressione "mec-art", abbreviazione di "mechanical art", ovvero "arte meccanica", denomina il programma creativo di un gruppo di artisti francesi e italiani che negli anni sessanta del XX secolo si fece avanti con idee radicalmente nuove sulla funzione sociale e comunicativa dell'arte. Gli artisti che lavoravano nello spirito della mec-art si proponevano come fedeli osservatori della realtà contemporanea. I mec-artisti elaboravano i propri soggetti prendendo spunto dalle immagini fotografiche offerte loro dalla quotidianità, tanto nella pubblicità quanto nella cronaca, estrapolandoli dai loro contesti comunicativi originali per integrarli come ready-made figurativi nelle loro composizioni. La tecnica usata prevedeva l'utilizzo di una tela fotosensibile e di tecniche fotografiche di produzione. La pubblicazione intende documentare le realizzazioni dai suoi protagonisti italiani: Gianni Bertini, Bruno Di Bello, Elio Mariani, Mimmo Rotella e Aldo Tagliaferro. Contribuiscono a ciò, oltre alle numerose immagini a colori, i testi di Volker W. Feierabend e di Francesco Tedeschi, le dettagliate biografie, le dichiarazioni e le interviste raccolte.