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Il volume propone un percorso attraverso l'opera di Umberto Boccioni prendendo spunto dai dipinti a olio e dalle opere su carta riuniti in mostra, dove per la prima volta sono stati messi in dialogo il fondo appartenente alla collezione della città di Lugano e le opere provenienti dalla vendita della Winston Malbin Collection, svoltasi a Lugano nel 1991 e nel 1992, successivamente acquistate dallo Stato italiano, e oggi conservate presso la Galleria Nazionale di Cosenza. A queste è affiancata una scelta di opere provenienti da altri musei e collezioni private svizzere e italiane, pertinenti al nucleo ticinese e a quello cosentino: se l'arco cronologico spazia dal 1903 al 1915 - ovvero dal divisionismo d'impronta naturalistica, attraverso il simbolismo e il futurismo, fino alle ultime prove d'impostazione cézanniana - le opere selezionate sono per la maggior parte riconducibili al periodo prefuturista di Boccioni, e in particolare al 1907-1908, quando, accanto all'attività più propriamente pittorica, l'artista si dedica anche all'incisione, all'illustrazione e alla grafica pubblicitaria.