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È una ricerca artistica silenziosa e solitaria quella condotta da Lynn Carver nella sua dimora nei colli che circondano Asolo. Un'attività sotto traccia, lontana dall'invadenza dei flussi che nelle città creano e rapidamente dissipano mode ed energie e consumano vorticosamente relazioni, legami, persone. Un lavoro estenuante che si serve di taglio e cucito, orgogliosamente svolto in prima persona, per costruire mappe geografiche, comporre ritratti, scrivere con il filo pagine di giornali o guide telefoniche. Pare quasi non vi sia posto per altro, o che tutto il resto - probabilmente - abbia scelto di manifestarsi nella forma magica del lavoro femminile svolto con l'ago. Alla velocità, alla competizione, alla volontà di affermazione cui la frenesia quotidiana sembra renderci schiavi, l'artista americana seraficamente contrappone un approccio ponderato, metodico, lento, caratterizzato da una forte componente meditativa e processuale.