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Questa prima monografia di Giuliana Cunéaz rivela il lavoro di una delle più originali artiste contemporanee in un percorso che si sviluppa, con coerenza, dalla fine degli anni ottanta fino a oggi. Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Torino, sin dai suoi esordi ha concepito l'opera d'arte come una moltitudine all'interno di un processo metamorfico. Questo aspetto trova l'immediato apprezzamento di Gillo Dorfles che nel 1993 non esita a definire il suo lavoro come "messaggero d'una nuova e in buona parte inedita presa di coscienza circa il destino dell'arte visiva ai nostri giorni e forse in quelli d'un prossimo futuro". Nota a livello internazionale (ha esposto, tra l'altro, alla Biennale di San Paolo in Brasile e ha avuto ampi riconoscimenti in Francia e Germania), Giuliana Cunéaz spazia dal video alla scultura; dalla fotografia alla videoinstallazione sino ai recenti schermi dipinti nella convinzione che, indipendentemente dai mezzi utilizzati, l'artista debba identificare nuovi percorsi visivi esplorando l'aspetto celato dell'esistenza fisica e naturale all'interno di un tracciato che suscita meraviglia e stupore.