Tab Article
"Pensare in termini di pittura" è il principio a cui Gianfranco Zappettini si è ispirato in tutte le fasi del suo percorso artistico, dagli esordi negli anni sessanta del XX secolo a oggi, all'apice della sua attività creativa e produttiva. Nato nel 1939 a Genova, l'artista rileva con il suo enunciato due aspetti che hanno sempre caratterizzato la sua personalità e il suo lavoro: da un lato dà evidenza al "pensare", dall'altro rimanda alla "pittura" e ai suoi fondamenti. Se ne deduce che Zappettini è un artista per il quale il processo razionale è importante quanto il concentrarsi sui fondamenti della pittura intesa in senso stretto, se la si riconduce sia sul piano concettuale che pratico agli elementi che le sono peculiari. Proprio questo è sempre stato per Zappettini il punto di partenza delle sue riflessioni, ma anche del suo metodo di lavoro: una pittura pura e una lettura dell'esito pittorico che esclude qualsiasi domanda di contenuto e richiamo al mondo reale. Importante era ed è soprattutto il valore estetico intrinseco della pittura, del mezzo pittorico che esprime se stesso e un ordine immanente, una quiete che quasi trasforma il quadro in una monade con leggi proprie. La sua opera, presentata in questa pubblicazione nel quinto volume della collana di scritti della Fondazione VAF, introduce a un percorso esemplare nella pittura assoluta. Questa monografia di Gianfranco Zappettini può essere letta dunque anche come un'introduzione storico-artistica ai principi della "Pittura analitica".