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Il volume è il terzo della serie di scritti sull'arte della fondazione VAF ed è dedicato all'opera dell'artista Franco Meneguzzo. Nato nel 1924 a Valdagno, un piccolo paese nei pressi di Vicenza, Meneguzzo appartiene a quella generazione di italiani che dopo aver trascorso la prima giovinezza nei clima culturale e politico del fascismo, nel 1945 salutarono come una liberazione la disfatta del regime totalitario. Dal punto di vista artistico, questo rivolgimento storico significò soprattutto l'apertura del paese agli impulsi delle avanguardie europee e americane, con il conseguente imporsi dell'astrattismo come linguaggio artistico libero e soggettivo che divenne il gesto espressivo di una nuova concezione della vita. Anche Meneguzzo partecipò negli anni del dopoguerra a questa tendenza iniziale, diventando un pittore e un disegnatore capace di accogliere e rielaborare in maniera consapevole le rivoluzionarie innovazioni stilistiche dell'epoca. La presentazione dell'opera pittorica di Meneguzzo equivale a una scoperta storico-artistica ma anche a un riconoscimento tardivo. Le 224 illustrazioni a colori del volume, sistemate in ordine cronologico, e i saggi di Feierabend, Marco Meneguzzo ed Enzo Biffi Gentili tratteggiano il profilo individuale delle sue creazioni pittoriche ma anche la storia della vita dell'artista. Una raccolta antologica di commenti scritti da critici, letterati e artisti forma un interessante quadro delle opinioni formulate su di lui.