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Nel luglio 1007, il suddiacono Ariberto da Intimiano legò per sempre il suo nome alla basilica di San Vincenzo di Galliano presso Cantù, facendovi traslare sacre reliquie e lasciando tangibile eco della nuova dedicazione nelle pitture murali e in un'epigrafe commemorativa tuttora esistenti nell'antico edificio religioso. In quel giorno il futuro arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano, con un gesto per quell'epoca carico di significati, prefigurò la grandezza del suo episcopato e, al tempo stesso, della città di cui fu chiamato a ricoprire, tra l'anno 1018 e il 1045, la massima carica ecclesiastica, divenendo così la più importante autorità cittadina. Il millenario della dedicazione della chiesa di Galliano da parte di Ariberto costituisce un'occasione per porre nel giusto rilievo la figura di questo arcivescovo e il tempo in cui visse. Con tale finalità l'Associazione Ariberto d'Intimiano ha promosso la realizzazione di questa opera. Il libro intende tratteggiare un quadro completo della vita dell'arcivescovo e della sua epoca avvalendosi del contributo di numerosi studiosi specialisti e approfondendo tutti gli ambiti in cui si esplicò la sua complessa azione: pastore, committente e uomo politico. L'ottica interdisciplinare rende il volume un riferimento storiografico e culturale, arricchito inoltre dalla presenza di un ampio apparato iconografico e dalla traduzione in inglese delle sintesi dei singoli saggi.