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Genova, 1957. Emilio Scanavino, giovane e già stimato pittore informale, risponde a una lettera di Enrico Crispolti, ancor più giovane storico e critico d'arte. È la prima lettera di un carteggio durato fino al 1970, raro esempio di raccolta epistolare completa ricostruita grazie alla ricerca dei documenti negli Archivi Scanavino e Crispolti, e riproposta in questo volume curato da Rachele Ferrario ed edito per la sezione Materiali di Ricerca della Biblioteca d'arte contemporanea di Silvana Editoriale. Le lettere, oltre a restituire il tratto umano dei protagonisti, offrono spunti di riflessione sulle vicende della storia dell'arte di quel periodo - che coincide con la maturità dell'Informale europeo - e sul rapporto tra l'artista e il critico, ma anche tra l'artista e le sue opere e tra il critico e le sue idee. Accanto alla ricostruzione in immagine dei dipinti e delle sculture cui si riferiscono le lettere, sono ripubblicati nel Taccuino critico i testi, tra cui uno a suo tempo inedito, scritti da Crispolti su Scanavino, con cui il critico ci lascia l'inventario dell'eredità di uno dei maestri del dopoguerra italiano. Completano il volume apparati bio-bibliografici.