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Raffaele De Grada è nato a Zurigo nel 1916. Rientrata in Italia la famiglia, De Grada inizia gli studi a San Gimignano, proseguendoli poi a Firenze e a Milano, ove si laurea nel 1939, allievo di Antonio Banfi e Matteo Marangoni. Dal 1935 pubblica saggi e scritti d'arte sulle principali riviste del tempo e nel 1938, con un gruppo di giovani intellettuali milanesi, fonda 'Corrente", rivista di espressione culturale antifascista. Dal 1965 al 1986 è titolare della Cattedra di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera. Dal 1971 al 1976 dirige l'Accademia e la Pinacoteca Comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l'Accademia di Arte e Restauro Aldo Calli di Como. Membro dell'esecutivo dell'Ente Manifestazioni Milanesi, della Commissione Artistica della Biennale di Venezia dal 1975 al 1980, consigliere della Scala di Milano, consigliere del Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha organizzato e curato grandi mostre di analisi storica e critica a partire dagli anni cinquanta. Direttore delle riviste "Il '45" e "Realismo", ha collaborato con importanti testate nazionali e tutt'ora scrive per le pagine del "Corriere della Sera". Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell'arte moderna, tra cui Boccioni, L'Ottocento italiano, L'Ottocento, quattro volumi di storia dell'arte per i licei, Boldini, I.Macchiaioli. Nel 2000 ha pubblicato La grande stagione (Anthelios Edizioni), prima parte del suo percorso autobiografico. Panta rei ne è la logica continuazione.