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Perché la filosofia si interroga sull'"altro"? E cioè donde nasce il problema dell'altro? È l'interrogazione filosofica che fa dell'altro un problema o nell'esperienza pre-filosofica l'altro si presenta come problema? E ancora: l'altro - in filosofia, nell'esperienza - è uno dei problemi fra tanti o ha un posto eminente o è addirittura il problema? Il problema è di vedere in che modo è possibile parlare dell'Altro senza ridurlo al sé medesimo. E di interrogarsi sul modo in cui l'ego fa esperienza dell'incontro, ovvero l'esperienza dell'alter. Esemplificando: si tratta di comprendere in che modo l'ego distingue l'esperienza che fa dello sguardo altrui dall'esperienza del proprio sguardo allo specchio.