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Nei tre romanzi di "Quartiere Libertà", Beppe Lopez racconta un secolo di vita nazionale: quattro generazioni di italiani narrate sempre partendo e, in una qualche maniera, sempre tornando in un quartiere popolare di Bari, animato da tale diversità di caratteri e descritto con tale vivezza e incisività da assurgere a simbolico "luogo dell'umanità". In "Capatosta" si riscoprono le origini pre-moderne, solo rimosse, che ancora animano nel profondo la nostra vita, facendo conoscenza con "uno dei ritratti femminili più belli della narrativa italiana". Nella "Scordanza" si partecipa a un doloroso dramma personale intrecciato al contemporaneo dramma nazionale dell'interruzione, negli anni Ottanta, dei processi di democratizzazione e modernizzazione avviati dal Sessantotto. In "Capibranco" si seguono le alterne fasi dello scontro esistenziale tra due fratelli "alfa" nell'Italia liquida di questi decenni.