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"La stella di David" è la storia di una frontiera, ignorata nei tempi di pace e temuta nei tempi di guerra: la frontiera tra il Montenegro e l'Albania, luogo di incontri e di scontri, di amori e di paura. Numerosi personaggi popolano questo romanzo che appare come un fiabesco, affollato suk in cui si incrociano popoli e lingue. David, illuminato dalla luce di una stella, la sua stella, simbolo di tutti i visionari, sembra raccontare in chiave moderna la storia delle Mille e una notte, anch'essa un simbolo. Lungo il percorso si incontrano personaggi storici, profeti e sultani, zingari e partigiani, poeti ed eroi, ma anche molta gente comune. Nella "Stella di David", la linearità narrativa del romanzo viene meno: il tempo non scorre progressivamente, ma segue un percorso ciclico, racchiudendo passato e futuro, entrambi connotati da un'aura mitica strettamente legata all'inconscio collettivo. Perché più importante della realtà in sé è la sua rielaborazione e codificazione artistica. Un romanzo che mette al centro il potere mistico e magico dell'arte di raccontare, concepita come essenza del vivere, la sola difesa possibile contro la morte e la fugacità della vita.