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Questo libro è un invito a un viaggio oltre la "tragica necessità del dualismo" e verso la sfera più originaria della vita affettiva. Un'esplorazione dell'apertura infinita da cui nasce l'esperienza, della dimensione atmosferica e patica del nostro rapporto col mondo, cioè quel luogo da cui veniamo, dove non siamo mai stati e dove mai torneremo. Verso lo sconosciuto perturbante che aleggia negli spazi che ci circondano, fino a sorprenderci e spiazzarci bussando alla nostra porta. Insomma, è un invito a un viaggio che si sforza di pensare sia il "tra" della relazione soggetto/mondo, sia il campo (situazionale, affettivo) da cui soggetto e mondo emergono. Il volume, con contributi di Benasayag, Berrios, Bloom, Carmenates, Costa, Di Petta, Francesetti, Fuchs, Gecele, Griffero, Julmi, Kimura, Madeira, Marková, Roubal, Scherm, Stanghellini, Tittarelli e Zarini, affronta, sulla base di un paradigma atmosferologico, temi quali la clinica di campo e l'approccio neofenomenologico alla vita affettiva, la depressione e il perturbante, l'incontro clinico nel suo rapporto col mondo della vita, il burnout e la trasmissione transgenerazionale, il "tra" in psicopatologia e la dimensione sociale.