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Peru ed Italia, non tanto lontani, legati da un filo sottile di storie simili relative alla buia stagione del terrorismo e della violenza, una lotta condotta da uomini speciali, ma anche una storia di valori, di etica ed attaccamento al dovere che accomuna i due paesi e dimostra come gli avvenimenti non riguardino solo i "combattenti" ma coinvolgano e spesso travolgano le loro famiglie. Un racconto che segue la linea rossa che separa gli ostaggi da affetti e libertà, che porta all'intervento militare, con il rischio dell'ecatombe, in bilico tra etica e diritto. Il travaglio di chi doveva decidere "quando" intervenire, consapevole che avrebbe potuto essere una delle prime vittime. Un racconto coinvolgente del protagonista di un'azione da manuale, che sa di poter contare sugli uomini che ha formato, ma anche della propria transizione personale e famigliare, marcando la propria vita. Perù ed Italia, caratterizzati da memorie molto labili e "corte", quando riguardano i militari, dimenticando che gli stessi non sono altro che cittadini in uniforme che dovrebbero godere non di privilegi ma almeno degli stessi diritti, tra cui quello all'oblio.
