Tab Article
Questa poesia delle piccole cose naviga con un bagaglio dolcissimo e struggente di memorie personali inossidabili. Un amore per il particolare, per il dettaglio, per la tessera ritagliata nell'immenso mosaico, per il noto in balia dell'ignoto e di ingovernabili eventi. Un desiderio di porti sicuri e calmi, di giardini segreti e accoglienti. "Via Felice" è un'oasi nel deserto, un giardino interiore, una fiaba. Un archetipo, in fondo, un luogo dell'anima. Sangue e spirito in un solo respiro, contro l'arida robotizzazione esistente. Niente di più vitale, niente di più concreto ed etereo nello stesso tempo. Uno spazio di umanità, di rione, un habitat.