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«"Mille e mille gnomi" è un libro di poesia civile attualissimo, tempestivo. Cesare Imbriani ci coinvolge nel tempo della vertiginosa vacuità interiore, della volgare tendenza a un narcisismo di massa, ridicolo e kitsch. Sa narrarci la sua percezione del reale con eleganza e senza enfasi, grazie a una positiva concretezza di visione delle cose. Dietro tutto ciò, sempre presente e insieme quasi invisibile, è il soggetto scrivente, l'io che osserva, considera e si esprime dall'interno della realtà stessa che commenta, ed è questo un elemento che sa rendere la sua tessitura, nella grazia discreta del suo comporsi, più densa, più viva e sensibile, rendendone con naturalezza partecipe il lettore.» (Maurizio Cucchi)