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In questo libro si vuole fornire una prospettiva esaustiva sui temi principali della tradizione mitica delle popolazioni nordiche, quelle dell'Europa settentrionale di ceppo germanico e norreno, per un'area che interessa la Scandinavia, l'Islanda, la Germania e, in età medievale, parte delle Isole Britanniche. L'obiettivo è quello di fornire un quadro storicamente fondato della religione nordica originaria, analizzandone il corpus mitico, la cosmogonia e l'ordinamento cosmico fondato sui "nove mondi" - di cui quello umano, Miðgarðr, fa parte - il processo di antropogenesi, la simbologia sacra dell'Yggdrasil, il "frassino cosmico" che regge tutti i mondi, e della "fonte di Mimir", e infine la profezia concernente il Ragnarök, ovvero il "crepuscolo degli dèi". Con riguardo al pantheon, oltre delle divinità principali appartenenti al novero degli Æsir, le divinità cosmiche entrate nell'immaginario popolare (Odino/Wotan, Thor, Baldr, Tyr, Frigg, Heimdallr), si parlerà anche dell'opposta schiera dei Vanir, dèi della fertilità e della fecondità connessi alle forze ctonie, e degli Jorunn, simili ai Titani e ai Giganti della mitologia ellenica, nonché di deità peculiari come Loki, inquadrabile come "trickster", e Hel, dea della morte. Le fonti originarie da cui l'opera prende piede sono innanzitutto le due Edda, quella poetica, più antica, e quella in prosa di Snorri Sturlusun, più recente e più nota; poi i testi medievali che ne riprendono i temi, particolarmente per quanto riguarda le saghe dei Nibelunghi, l'Yggdrasil e il Ragnarokkr.