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Nel 1989 la rivista «Forbes» inserisce al settimo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo il colombiano Pablo Escobar. Professione? Trafficante di cocaina. Il cartello di Medellín, da lui controllato, genera un volume d'affari impressionante, con somme vertiginose che fanno svanire ogni forma di coscienza e generano scontri armati senza pietà. Escobar diventa così ricco e potente da influenzare pesantemente la vita politica del suo Paese celandosi dietro una maschera di rispettabilità e di sensibilità politica verso i più poveri, mentre lui e i suoi sicarios ammazzano tutti coloro che possono rappresentare un ostacolo alla sua irrefrenabile ascesa. Mai nessun trafficante di stupefacenti era arrivato così in alto, una sorta di leggenda nera. Il libro ripercorre le straordinarie vicende biografiche del re della cocaina, indaga sui suoi amori, ricostruisce la sua personalità e racconta l'eredità lasciata dopo la sua uccisione nel 1993 a opera della polizia colombiana.