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Il 10 febbraio 2016 Carlo Conti chiamò sul palco della sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo il maestro Ezio Bosso, pianista, contrabbassista, compositore e direttore d'orchestra di fama mondiale. Considerato dalla critica internazionale tra i maggiori esponenti della corrente musicale postminimalista, le sue composizioni erano arrivate dall'altra parte del pianeta, eppure al grande pubblico italiano questo nome, fino a quella esibizione, diceva poco. Quella sera, con le sue riflessioni e la sue note, l'artista piemontese conquistò una delle platee più vaste del Paese, trovando così la meritata consacrazione anche in patria. Questo libro, uscito per la prima volta nel 2016 e ora riproposto con gli aggiornamenti sulla vita dell'artista degli ultimi quattro anni, è un viaggio nel percorso artistico di Ezio Bosso, nell'approccio e nel pensiero che sta dietro le sue composizioni. Partendo dagli studi classici dell'infanzia fino ai recenti impegni artistici, in mezzo troviamo colonne sonore innovative per film e registi di grido, collaborazioni con grandi performer della danza e del teatro, sinfonie travolgenti, contaminazione tra linguaggi sonori, sperimentazione, ricerca, esibizioni nelle più importanti stagioni concertistiche, album di intensità rara. Il testo racconta anche del periodo mod a Torino, della sua vita londinese, della lotta contro la malattia, la risalita e la rinascita. Un percorso straordinario e coraggioso, quello di Bosso, basato fino all'ultimo giorno sullo scambio reciproco con altri artisti e con il pubblico.