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«Quanto conta la provincia italiana nel panorama dei pesi italici e nella percezione globale? Poco, molto poco. Quanto dovrebbe contare? Quanto vale quella fitta rete che si crea tra storia, natura, personaggi, cultura, relax, piaceri della tavola, lentezza e sicurezza? Tantissimo. Solo adesso in tempo di Covid si scopre il valore delle cose buone, genuine e autentiche. Il valore dell'Italia vera che sta lì da sempre, nonostante mutilazioni e violenze, ad aspettare che qualcuno se ne accorga e riscopra il significato profondo della terra, dell'artigianato, il gusto del silenzio e della bellezza nascosta nei borghi, sulle rive di un fiume e di un lago, nelle piazze e nei vicoli dove le pietre ricordano la storia che ha reso unica questa Italia che non finisce mai di sorprendere. Andando a curiosare tra le tavole semplici e senza stelle di tanti ristoranti e trattorie che conservano le memorie gastronomiche di un popolo e le trasformano in cultura, tra tanti produttori che fanno nella cura del vino e nella selezione e difesa di vitigni antichi un tratto caratteristico della propria identità. Tra tanti artigiani delle meraviglie. Questa volta tocca ad Udine narrarci e svelarci i sui segreti.» (Giuseppe Cerasa)