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'Il quinto libro dei Fasti è dedicato alla trattazione delle ricorrenze di maggio. Come nel resto del poema, Ovidio affronta la materia erudita con un taglio originale, impiegando la sua abilità di narratore per dare vita alla religione romana, creando personaggi memorabili, intervenendo sulla tradizione letteraria ed entrando in dialogo con il potere contemporaneo e con le sue necessità di autorappresentazione. La prima metà del libro, cui è dedicato il presente lavoro, è dominata da importanti figure femminili (le Muse, Maiestas, Maia, la nutrice di Giove, le Iadi, Flora), le cui vicende consentono al poeta di offrire, attraverso la struttura fluida del calendario, la sua personale visione della civiltà augustea. Questo volume comprende un ampio saggio introduttivo, che sviluppa un'interpretazione complessiva dei primi grandi quadri (...)'.