Tab Article
'Alessandria, 1628: guerre e peste incombono sulla città quando una giovanissima Isabella Sori dà alle stampe l'unica opera che di lei ci è rimasta. Si tratta di tre diversi testi, riuniti in un unico e oggi rarissimo volume. Il primo testo, gli Ammaestramenti e ricordi, è un trattato in forma di lettere scritte da una madre alla figlia, in cui si traccia la condotta ideale che una donna deve tenere nei diversi momenti della sua esistenza: da fanciulla, da sposata e da vedova. Agli attacchi dei critici maligni che le rimproverano, in quanto donna, l'ardire di comporre e pubblicare i propri scritti, Sori risponde con le Difese, nelle quali difende se stessa (e tutto il sesso femminile) dai pregiudizi meschini di cui le donne, allora come oggi, sono spesso vittime. Segue infine il Panegirico, a metà fra testimonianza storica e ritratto idealizzato della città di Alessandria e degli uomini e delle donne che la resero illustre. (...)'.