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"Nell'India medioevale le yogin? sono figure elusive: al contempo donne e dee, ritratte con seducenti corpi femminili ma con volti animali, si manifestano in luoghi ai confini della natura selvaggia, spesso a seguito di rituali trasgressivi. Appaiono in gruppo, se non adeguatamente propiziate sono terribili, ma possono elargire la conoscenza suprema ai loro devoti. Il culto delle yogin?, oggetto di studi indologici solo da tempi relativamente recenti, fiorisce attorno al VII-VIII secolo nell'ambito di tradizioni legate al dio ?iva e strettamente associate al fenomeno tantrico. Queste ambivalenti figure divine rivestono infatti un ruolo decisivo in diversi testi dell'antica letteratura tantrica ?aiva. Grazie al patrocinio dei sovrani, per tali dee furono eretti in tutto il subcontinente indiano templi in pietra dalle caratteristiche uniche: privi di tetto e a pianta circolare, sono per noi monumentali attestazioni dell'importanza e dell'estensione del fenomeno. Questo libro indaga la forma composita delle yogin?, che accosta tratti umani e animali in una singola figura. Avvalendosi di fonti testuali e iconografiche, in una peculiare prospettiva di studio sinora (...)".