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"Così come i pesci cresciuti in condizioni altamente variabili, con una maggior presenza di predatori e in ambienti meno circoscritti tendono a sviluppare maggiormente la memoria, anche l'uomo è soggetto alla sua storia e le sue scelte sono dettate da ambiente e vissuto. Mai sottovalutare un pesce, che non è così stupido come sembra. Tutt'altro che sbadati, a differenza di quello che si dice sulla loro memoria, grazie ad essa sopravvivono più a lungo, evitando i predatori e trovando più facilmente il cibo con cui nutrirsi. Anche io devo essere sembrata stupida e innocua, ma di sicuro non mi sono mai persa tra le acque e ho sempre trovato riparo in un anfratto e conforto nel mezzo del mio banco di pesci. I predatori non mi fanno più paura e le acque agitate le sopporto." (L'autrice)
