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La trama è complessa, vi s'intrecciano varie storie, che si ricompattano in quella principale: il delitto di una donna, che amava dipingere. C'è il mondo del malaffare, l'eroe brillante ma non infallibile, colpi di scena, sorprese, momenti di trasporto amoroso, impensabili sia per la giovane età dell'autore sia per la mentalità del tempo, in cui il racconto fu ideato e scritto. "Erano sulla soglia: «Ora vado», Joe era ben cosciente che se la porta fosse stata aperta, non avrebbe più frenato i suoi bollori. «Ora vado», ripeté senza riuscire a mettere in atto le sue parole. Faceva fatica a staccare la mano da quella calda di lei che lo invocava a rimanere. Si avvicinò per darle un bacio pudico, a fior di labbra. Oh, mio Dio... quelle rotondità carnose, calde, morbide, socchiuse... quel tocco leggero... si unirono... e fu il sogno. Un colpetto al bordo e la porta si chiuse con un 'clak'. E nulla poté calmare la frenesia. Indietreggiarono avvinghiati ..." Erano gli anni '60, il progresso faceva capolino, i giovani speravano nel futuro, l'autore, 17enne, studiava. Viveva in un paese del Sud, ricco di storia, dove la povertà si coniugava con il sacrificio e il duro lavoro. Amava, come gli altri giovani, le canzoni di quegli anni, il calcio e leggere racconti gialli, molto in voga. Alla lettura seguiva un confronto con gli amici, animato, pieno di enfasi: era il mondo dei giovani. L'idea del racconto maturò in lui dopo uno di quei bellissimi, a volte, inconcludenti dibattiti.