Tab Article
Nei disturbi della condotta alimentare la distorsione patologica del rapporto con il cibo e l'immagine corporea esprime una sofferenza psichica altrimenti indicibile. I sintomi alimentari si modificano nel tempo: negli ultimi anni si è registrato nelle adolescenti e nelle giovani donne un costante aumento di comportamenti riconducibili all'ortoressia e alla vigoressia, accomunate dall'intento di costruire e mantenere il corpo sano ed efficiente, rimodellandolo e aumentandone le prestazioni attraverso un'alimentazione sana e un'intensa pratica sportiva. L'ideologia affettiva che ispira la costruzione orto-vigoressica di corpi non più esageratamente magri, ma caratterizzati piuttosto da una muscolatura forte e ben definita, rimanda a valori estetici e prestazionali che abbandonano una declinazione ascetica e sacrificale e aprono a nuove configurazioni della femminilità. Il linguaggio femminile del corpo è, infatti, espressione dell'ambiente culturale che lo produce e sintomo di una sofferenza soggettiva. Questo testo intende esplorare l'ideale di genere che ispira la declinazione postmoderna della femminilità, analizzando le derive patologiche che la minacciano. Quali rischi incombono su queste giovani donne apparentemente forti e coraggiose come Amazzoni? Quali fragilità trapelano dalla corazza muscolare che le fa sembrare invulnerabili? Quali ansie e quali timori ispirano il tentativo orto-vigoressico di costruire un corpo depurato di ogni inquinante contaminazione e rivestito da una solida corazza muscolare, ossessivamente allenato per eliminarvi ogni traccia di debolezza?