Tab Article
Il volume, fondato sulla ventennale esperienza di servizi di mediazione (familiare, penale, in ambito sanitario, organizzativo-lavorativo e scolastico) e di ideazione e realizzazione di corsi e progetti formativi all'interno dell'Associazione Me.Dia.Re., propone un modello definito "Ascolto e Mediazione", fondato su una premessa teorica ma di forte rilievo pragmatico: se la funzione della mediazione è gestire i conflitti, allora occorre che tale strumento si adatti all'oggetto cui è destinato, per evitare che il percorso mediativo sia vissuto dalle parti come una sorta di conflitto al loro conflitto e, quindi, a loro stesse. Il modello "Ascolto e Mediazione" persegue, in primo luogo, l'obiettivo di offrire ai confliggenti ciò che il conflitto tipicamente toglie, l'ascolto: l'ascolto da parte dell'altro, l'ascolto dell'altro e l'ascolto di sé stessi. Ma tale reintegrazione, che si realizza attraverso un esercizio consapevole e calibrato dell'empatia, si basa su premesse teoriche (anche fortemente filosofiche) e relazionali che tentano di tenere insieme due istanze pragmatiche: da un parte, una profonda osservanza dell'a-valutatività del mediatore; dall'altra, il tentativo di non lasciare lontane dalla mediazione le persone che la vivono come un disconoscimento della loro reazione all'ingiustizia altrui; o come un invito "indecente" a collaborare col nemico; oppure, ancora, come una richiesta di rinnegare i propri valori o di rinunciare a tutelare i diritti, gli interessi o gli affetti più importanti. Prefazione di Isabella Buzzi.