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Accentrata ai primordi nella dimensione aziendale, la creazione volontaria di norme collettive di lavoro attraverso lo strumento contrattuale e i meccanismi partecipativi di codeterminazione ha espanso nel corso del Novecento la sua portata, a valere per intere categorie produttive e nel territorio fino all'ambito nazionale e anche oltre esso. In tale sviluppo sono sempre insorti interrogativi su quale gerarchia debba stabilirsi, nelle regole di tale natura, fra il livello aziendale e quello centrale, nonché rispetto alle norme legislative. Sono così cresciuti i dilemmi sul se e come sia da ammettere una prevalenza - sulla norma collettiva centralizzata, o anche sulla disciplina di legge - della norma più «prossima» al posto di lavoro, intersecandosi nei diversi ordinamenti soluzioni inedite e criteri controvertibili. In questo libro si offre nella prima parte un resoconto aggiornato di quanto da ultimo, su tali questioni cruciali, sia stato discusso e deciso in quattro importanti esperienze europee di relazioni industriali; nella seconda parte vengono messi in evidenza alcuni aspetti per così dire trasversali della problematica, approfondendone nuovi contesti e criticità e ricercando i presupposti di storia giuridico-sociale che ne stanno a monte.