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Fra la cronaca di oggi e la storia di ieri la prima ricostruzione di un processo di democratizzazione che esige compimento. La fine dell'Unione Sovietica, la rivoluzione arancione, il regime di Janukovy? , le proteste del Majdan, il rischio di una guerra civile. Una trama di differenze culturali e linguistiche interrogate nella loro profondità. «La nazione è una comunità immaginata»; questa è la sola prospettiva entro cui leggere i recenti avvenimenti. L'insurrezione, le elezioni, il nuovo contesto politico. Disegnando le tappe di questo processo, l'autore riflette sull'attualità nella consapevolezza di un'Europa sempre troppo fragile. «Il Majdan è diventato un luogo di sperimentazione di una cittadinanza diversa, di una società in cui vige una solidarietà fraterna e in cui tutti collaborano alla creazione di una società più democratica. Il sogno era mettere fine allo strapotere degli oligarchi per creare un Paese più giusto economicamente e socialmente».