Tab Article
Autonomia ha assunto differenti accezioni in relazione sia all'approccio sia al contesto nel quale è stato esaminato dagli studiosi. Il lavoro prende le mosse dall'etimologia del termine e dalle accezioni che esso ha assunto nei differenti ambiti di applicazione - dalla filosofia al diritto, dalla sociologia agli studi economici - per giungere ad identificare, quale loro tratto comune, la capacità dell'agente di autodeterminare le regole e di autogovernarsi attraverso di esse. L'analisi proposta è condotta secondo una chiave di lettura economico-aziendale - che ha peraltro come destinatari non solo gli economisti ma anche gli studiosi del diritto - ed è tesa ad individuare il grado di autonomia nella gestione e nella definizione dei risultati da parte del soggetto decisionale d'azienda. Ne deriva che lo studio dei limiti e dei vincoli all'autonomia della gestione aziendale si fonda sui gradi di libertà nella definizione delle regole che informano le scelte di finanziamento, investimento, collocamento, rimborso e remunerazione del capitale investito. La verifica dei gradi di autonomia rappresenta così un utile punto di partenza per identificare gli ambiti di criticità nell'esercizio del potere decisionale, analizzare se le limitazioni sono determinate da vincoli ambientali esterni o interni e capire infine se e come il soggetto decisionale possa porvi rimedio, riconquistando spazi di autonomia a partire proprio dalla definizione delle regole.