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"Complessità" sembra l'unica parola capace di esprimere tanto la contemporaneità del giurista quanto l'odierno incerto vivere dell' homo oeconomictis. Nei vari ordinamenti, gli interessi dell'economia globalizzata si inseguono, si scontrano, cercano tormentosamente norme e forme giuridiche che sappiano difenderne le ragioni. L'attuale stagione del diritto fallimentare celebra lo sgretolamento di certezze millenarie, dalle cui ceneri risorgono regole antiche rivitalizzate e altre, totalmente nuove, imposte dal mutato e centrale ruolo che in un'economia come quella contemporanea ha assunto la disciplina della crisi d'impresa. Non più punizioni ingiustificate e brutale spartizione di cespiti patrimoniali in crescente perdita di valore, ma analisi delle ragioni e ricerca di soluzioni. Da questo nuovo contesto e dall'esigenza di conoscere e capire per poter governare la complessità, nasce il Trattato di Diritto delle Procedure concorsuali, diretto da Umberto Apice. In esso, gli autori, studiosi che a buon diritto si possono annoverare tra i più seri specialisti della materia, delineano una panoramica completa delle procedure concorsuali vigenti, comprensiva sia degli istituti inclusi nella legge fallimentare, sia di quelli che trovano collocazione al di fuori di essa, non esclusa la normativa comunitaria. Un'opera che, oltre ad analizzare con il dovuto approfondimento il quadro presente della disciplina concorsuale, ambisce a costituire un valido ausilio per anticiparne il divenire.
