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«Ci sono forze spirituali diffuse e persistenti nel nostro Paese - scrive Eraldo Affinati nella Postfazione a questo volume -, quasi sempre invisibili, che agiscono nel profondo senza pretendere udienza né riconoscimenti». Ed è proprio lungo le tracce di «emozioni soddisfatte», «inquietudini risolte» e «crisi superate» che si snoda l'itinerario proposto da Roberto Italo Zanini nel libro D'amore, di silenzio e di altre follie. Un viaggio in Italia diverso da tutti gli altri, perché qui le tappe sono rappresentate da eremi e monasteri, da comunità di famiglie e da angoli della metropoli trasformati in luoghi di raccoglimento. Un'indagine inedita sui riferimenti di una spiritualità alternativa, ma che rimanda all'essenzialità della fede: una nuova geografia del credere, appunto, troppo poco rappresentata e nello stesso tempo vivacissima. Si compone così una galleria di testimoni che vivono la loro esperienza al confine tra mistica e impegno, tra l'azione e il silenzio.